Educare al team-working

Continuo a pensare che sia indispensabile insegnare a lavorare in team ai giovani sin dall'età scolare. Tolti quelli che praticano sport di squadra, gli altri bambini e adolescenti sperimentano solo occasionalmente le dinamiche del lavoro in team, e solo una volta cresciuti ed entrati nel mondo del lavoro riescono a capire realmente cosa significhi.
Le nuove leve escono dalla scuola e dall'università con l'illusione che basterà fare bene i compiti individualmente, come hanno sempre fatto, per essere premiati e fare carriera. La realtà è, invece, che nel mondo del lavoro non si fa nulla da soli, ma si agisce come componenti di organizzazioni più o meno grandi; di conseguenza appena vengono inseriti in un team, si sentono forzati in una inedita condivisione di obiettivi, e possono sviluppare un atteggiamento ipercritico nei confronti di coloro che:
- Vogliono raggiungere gli obiettivi diversamente da come farebbero loro
- Sono lenti e li obbligano a fare più del dovuto per compensare
- Sono troppo veloci e li costringono a correre per non sfigurare
- Non fanno che chiedere aiuto agli altri
- Non aiutano quando glielo si chiede
- Ecc.
Lo spirito che dovrebbe guidarli, basato su valori come la collaborazione e la fiducia, è totalmente assente dal loro DNA. Spesso restano nella convinzione che se un giorno saranno loro al comando potranno finalmente lasciare gli altri ad accapigliarsi, limitandosi a dare disposizioni: uno stile di leadership che continua a perpetuarsi proprio a causa delle carenze educative, ma che non porta a nulla di buono. Per porvi fine serve che questi ragazzi incrocino un mentore che riesca a dimostrare attraverso il buon esempio che lavorare bene in team genera risultati migliori ed eleva il livello di benessere lavorativo di tutti.
Se la scuola non fosse talvolta avulsa dalla realtà, sicuramente farebbe di più da questo punto di vista: invece di prevedere solo lo sviluppo e la valutazione degli studenti come singoli, renderebbe altrettanto importante lo sviluppo e la valutazione degli studenti come squadra: per farlo, però, non basta assegnare un compito "di gruppo" e dare una scadenza; bisogna prima insegnare cosa significano e come funzionano i ruoli in un team, le responsabilità verso gli altri, i processi condivisi, i diversi modelli decisionali, l'intelligenza collettiva, e altro ancora.
Perché non lo fa? Sinceramente non lo so, e non voglio fare congetture né puntare il dito verso nessuno in particolare.
So solo che se qualche scuola dell'hinterland est di Milano volesse approfondire il tema del team working facendo sperimentare in concreto come metterlo in pratica, darei volentieri il mio contributo pro-bono mettendomi a loro disposizione. Lo farei per i ragazzi, ma anche per il corpo insegnanti, convinto che sarebbe un'esperienza utile per tutti, e anche piacevole.